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Protesi Fissa

Estetica e funzione: la protesi fissa di eccellenza

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Studio Medico Dentistico Obino.
Le Protesi Fisse

Spesso quando parliamo di protesi o capsule viene da pensare a qualcosa di fittizio, ad un dente finto…ma in realtà una capsula (quando è fatta bene!) può essere ben più estetica di un dente naturale!

Il suo compito non è soltanto quello di ricostruire un elemento ripristinandone estetica e funzionalità, ma anche quello di proteggerlo e rinforzarlo. Per questo motivo una corona dentale deve poter garantire massima resistenza durante lo svolgimento della propria principale funzione, ovvero durante la masticazione del cibo, ed è qui che entra in gioco la scelta del materiale più appropriato per la sua realizzazione. 

Vediamo allora di capirne di più!


Che cosa è una capsula? E un ponte?

Per "protesi fissa" (denti fissi) in odontoiatria s'intende un manufatto artigianale tipo ponte (coinvolge più denti) o corona (coinvolge un singolo elemento dentario) cementato a pilastri di sostegno naturali (denti) o artificiali (impianti) che ripristina uno o un gruppo di denti, fino ad una intera arcata dentaria con l'obiettivo di ristabilire la funzione, l'estetica, evitare lo spostamento dei denti e migliorare la stabilità occlusale.

La capsula (o corona) è un rivestimento del dente che serve a ricostituire la forma e la funzione quando questo è stato gravemente distrutto (da carie, traumi o altro) o è affetto da malformazioni congenite (amelogenesi imperfecta, MIH, ecc). E’ un manufatto artigianale, realizzato al di fuori della bocca del paziente da artigiani che si chiamano Odontotecnici. Deve soddisfare requisiti estetici, funzionali, di resistenza, di durata nel tempo.

Il ponte viene applicato quando mancano una o più denti: è costituito da una serie di corone (minimo 3) che sostituiscono 1 o più denti mancanti, appoggiandosi su pilastri naturali (denti) o artificiali (impianti); il rapporto tra denti pilastro e denti assenti da sostituire è preciso e viene calcolato sulla base del tipo di dente da sostituire (incisivo, premolare o molare)e del tipo di pilastri che abbiamo a disposizione 



Quando facciamo una capsula?

Tutte le volte in cui, per carie o trauma, la quantità di dente distrutta è superiore a quella rimasta, quindi una ricostruzione del dente tradizionale (la classica otturazione) non sarebbe sufficiente a garantire durata e resistenza nel tempo.
Infatti ogni volta che utilizziamo i denti (non solo per masticare ma anche semplicemente per deglutire) scarichiamo sui di essi delle forze che possono essere anche molto importanti (fino a 75kg!). E ogni lavorazione che facciamo nelle bocche dei nostri pazienti deve essere capace di resistere a questo tipo di sollecitazioni e di durare nel tempo.

Una situazione ancora più complessa è quella dei denti devitalizzati: in questo caso infatti l'indicazione a ricoprirli con una capsula è assoluta a prescindere dalla quantità di dente che è andato distrutto. Questo perché la capsula serve a proteggere il dente devitalizzato dal rischio di frattura: il problema non è la capacità di una nostra otturazione di resistere in bocca, ma proprio la capacità del dente devitalizzato di resistere ai carichi a cui è sottoposto!

Infatti i denti devitalizzati, non scambiando più nutrienti con il resto dell'organismo, si disidratano progressivamente diventando delle strutture fragili: mentre il dente vitale è duro ma elastico, perché idratato, il dente devitalizzato diventa rigido e quindi sotto carico può facilmente fratturarsi, aprendosi in due parti. In tale evenienza il dente non può più essere recuperato e deve essere estratto (e quindi sostituito con un impianto). 


Di che materiale è fatta?

Qui il discorso inizia a farsi complesso…esistono tanti diversi materiali per fare una capsula, quindi in realtà le capsule realizzate nei diversi studi non sono uguali. 
 Inoltre lo stesso tipo di materiale può essere oggi prodotto e lavorato con metodiche completamente diverse e, a parità di materiale, il tipo di lavorazione può influire sul grado di precisione, la resistenza e la lucidabilità.

Il materiale più pregiato per fare le capsule è la ceramica, che garantisce il massimo livello di estetica e biocompatibilità insieme ad una ottima resistenza meccanica e all’usura.

Nel nostro Studio dentistico utilizziamo ceramica integrale (solo ceramica, metalfree) per tutte le capsule in zona estetica (incisivi, canini e premolari) perché  la ceramica è capace di replicare la traslucenza (consente il passaggio della luce) e il colore preciso dei denti naturali, ceramica su zirconia quando abbiamo bisogno di una resistenza meccanica importante, , su denti molto lesionati, in caso di pazienti bruxisti o che serrano i denti e nei molari dove l’esigenza di traslucenza è ovviamente inferiore (la zirconia non è un materiale che si lascia attraversare bene dalla luce), ma dove abbiamo il carico maggiore e quindi necessitiamo di una sottostruttura più resistente; zirconia monolitica che concilia esigenze di precisione, resistenza meccanica e velocità di esecuzione e consegna.

La zirconia ha una resistenza molto elevata ed è adatta anche alla realizzazione di ponti, cioè strutture composte da 3 o più corone unite che possono sostituire denti mancanti quando non è possibile fare impianti..

Perché non utilizziamo resine stratificate e materiali polimerici, introdotti negli ultimi anni sul mercato per lo più per ragioni di costo?

Perché sono tutti materiali che, nonostante i progressi della ricerca e lo sviluppo industriale, non hanno una stabilità a lungo termine nella bocca garantita, tendono a macchiarsi e ingiallirsi e si consumano velocemente perché hanno scarsa resistenza all’abrasione; utilizziamo le resine stratificate solo per la realizzazione di corone dentali provvisorie, eventualmente anche di medio/lunga durata se necessario, ma non le proponiamo mai come materiali definitivi!


Cosa fa l’odontotecnico e cosa il medico?

L’odontotecnico è l’artigiano che realizza manualmente le capsule su indicazione del medico. Il successo estetico, funzionale e di durata nel tempo di una capsula dipendono dalla capacità del medico di lavorare all’interno della bocca, dalla capacità dell’Odontotecnico di realizzare un manufatto di alta qualità resistente, di stratificare il colore giusto, di ottenere una lucidatura superficiale perfetta, e dalla scelta del materiale.

Quindi il medico si occupa di creare all’interno della bocca le condizioni di salute delle gengive (con la capsula provvisoria), di dare la giusta forma al moncone (il dente ridotto nei suoi volumi per accogliere la capsula) e di verificare che carichi e masticazione siano equilibrati e confortevoli.


Perché costa tanto?

In realtà il costo di una capsula è molto facile da abbassare (e infatti c’è chi lo fa e per scelta adotta una filosofia “low cost”) : basta scegliere materiali di serie C (dove C sta per cinese!), proporre come definitivi dei materiali che per loro caratteristiche sono provvisori, rinunciare alla precisione (riducendo cosi il numero di sedute e di controlli necessari a garantirla), dedicare meno tempo a studiare su riviste specializzate e fare corsi di aggiornamento (restando così impermeabili alle innovazioni), avvalersi della collaborazione di tecnici “economici” (che raramente fa rima con capaci…), e così via.

Insomma alla fine a “pagare” veramente per quel risparmio alla fine è proprio il paziente, in termini di qualità e durata del lavoro!

Noi, dello studio medico dentistico Obino, abbiamo scelto di offrirvi affidabilità, qualità assoluta, funzionalità ottimale, lavori che durano a lungo nel tempo, ottima estetica…. e un costo giusto!


Studio Obino: il tuo dentista
“Ho perso solo un dente, ma devo sostituirlo?”

In realtà già la perdita di un singolo dente comporta una alterazione della funzione masticatoria: i denti vicini avendo spazio a disposizione cercano di occuparlo e migrano, spesso inclinandosi, mentre il dente antagonista (quello che si trova nell’arcata opposta in corrispondenza del dente mancante) non avendo più il contatto che lo ferma in quella posizione, si allunga nel tentativo di ritrovarlo. 

I normali contatti occlusali (cioè tra i tra denti superiori e inferiori) vengono modificati, compaiono precontatti e squilibri nella distribuzione dei carichi, con possibile danno sui denti rimasti.

La funzione della bocca viene alterata (anche in maniera non apprezzabile inizialmente) non solo dal lato del dente mancante, ma anche dall’altro, che, non essendo più simmetrico lavorerà male; il passo successivo, se non si ripristina il dente mancante, sarà una disfunzione dell'articolazione temporo-mandibolare.

Sorridete in tutto comfort: chiedete una consulenza per protesi fissa allo studio dentistico Obino!

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