All on 4 e All on 6
sono tecniche nate per realizzare il CARICO IMMEDIATO degli impianti e la PROTESIZZAZIONE IMMEDIATA nei pazienti che hanno perso tutti i denti, con una soluzione di protesi che fosse più economica rispetto alla tradizionale protesi fissa su impianti.
(trovi più avanti una specifica sulle differenze tra pazienti che hanno perso tutti i denti e pazienti che hanno ancora denti, anche se da estrarre).
All on 4 e All on 6
sono di fatto delle dentiere fisse, cioè delle protesi totali, che vengono fissate su impianti per risolvere il problema delle dentiere che si muovono e non consentono una masticazione confortevole.
La relativa facilità di esecuzione di queste tecniche e la promozione dal punto di vista commerciale fatta dalle aziende produttrici di impianti dentali, hanno contribuito a favorirne una diffusione che va molto oltre la reale indicazione
e che, purtroppo, ha portato a risultati talvolta non soddisfacenti per i pazienti, soprattutto dal punto di vista dell’igiene e dell’estetica.
Perché?
Queste tecniche utilizzano una protesi che prevede sempre la presenza di una falsa gengiva e, se lo spazio per la falsa gengiva non è presente, il protocollo prevede che venga ricavato a discapito dell’osso del paziente.
Ma cosa è, e a cosa serve la falsa gengiva?
1. La falsa gengiva viene utilizzata per riprodurre la gengiva i tutti quei casi in cui… è stato perso molto osso!!! Quindi il vero problema è la mancanza di osso, che cerchiamo di risolvere modificando la forma della protesi in modo tale che vada a colmare sia lo spazio lasciato vuoto dai denti che quello lasciato vuoto dall’osso.
2. La protesi risulta voluminosa, come una dentiera classica, ma essendo fissa in bocca è difficilissimo tenerle pulita, con tutti i problemi di alitosi, sensazione di sporcizia e di disagio che ne conseguono.
Quando le tecniche All on 4 e All on 6 vengono utilizzate in pazienti nei quali sono ancora presenti dei denti, il protocollo prevede una rimozione spesso molto importante di osso alveolare (l’osso che sorregge i denti) dopo l’estrazione dei denti, proprio per creare lo spazio per la falsa gengiva.
E’ molto importante sapere che una volta che l'osso alveolare è stato rimosso e gli impianti sono stati inseriti, non è più possibile tornare indietro… che siate soddisfatti o meno!
Cosa facciamo nel nostro Studio?
Utilizzando un numero di impianti dentali minimo (da 4 a 6) inseriti in posizione strategica (dove servono) e con le inclinazioni adeguate procediamo con il protocollo di CARICO IMMEDIATO POST ESTRATTIVO, così da permettervi di riavere tutti i denti fissi in 24 ore; utilizziamo solo impianti di primissima scelta e di aziende leader mondiali del mercato (significa che ovunque nel mondo troverete dentisti in grado di intervenire sui vostri impianti e la componentistica necessaria a farlo) per garantirvi i risultati migliori e la maggior capacità di durata nel tempo delle cure che facciamo.
Da oltre 40 anni ci occupiamo di riabilitazioni protesiche e implantari complesse, siamo chirurghi e protesisti formati nelle più importanti scuole italiane (che sono le migliori a livello mondiale) ed esperti, e offriamo ai nostri pazienti la possibilità di scegliere: vi illustriamo le opzioni di terapia possibili nella vostra bocca, così da poter scegliere quella che ritenete più adeguata alle vostre esigenze ed aspettative.
1. In linea generale cerchiamo sempre di adottare l’approccio più conservativo, cioè quello che mira a conservare il patrimonio naturale della vostra bocca, quindi denti, osso e gengiva
2. Quando dobbiamo procedere alle estrazione dei denti irrecuperabili, utilizziamo tecniche chirurgiche mini-invasive ed estremamente delicate preservando tutto l’osso alveolare presente, e quando è possibile posizioniamo gli impianti direttamente negli alveoli post-estrattivi
3. L’osso alveolare non solo viene preservato al massimo, ma viene anche ricostruito con tecniche rigenerative: il nostro obiettivo è creare una struttura gengivale che permetta una buona estetica e soprattutto una igiene orale corretta
4. Usiamo gli impianti per poter realizzare denti più naturali possibili, come in un ponte fisso tradizionale , non come in una dentiera, in modo che i nuovi denti emergano direttamente dalla gengiva e in maniera più naturale possibile
5. Mettiamo la falsa gengiva solo dove serve
6. Questa tipologia di intervento, chirurgicamente e protesicamente più raffinata e difficoltosa, è stata negli anni da noi sviluppata e perfezionata; abbiamo centinaia di pazienti trattati con grandissima soddisfazione e con controlli a oltre 30 anni. Il grado di apprezzamento per i risultati estetici e funzionali ottenuti con questo tipo di riabilitazione continua a darci enorme soddisfazione e ci spinge a migliorare sempre più in questa direzione.
Si comprende facilmente che non può esistere una soluzione adatta a tutti i pazienti, ma che la strada per ottenere il massimo della soddisfazione in termini di funzione, estetica e durata nel tempo passa attraverso una analisi personalizzata, che è possibile fare solo quando si possiede grande esperienza e padronanza di diverse tecniche, sia chirurgiche che protesiche.
Quali sono i principi di riferimento?
• l’età del paziente
• la sua linea del sorriso (quanto il paziente mostra i denti nel sorriso), le caratteristiche scheletriche e del viso (II o III CLASSE scheletrica, visi allungati o rotondi, ecc)
• le sue aspettative ed esigenze estetiche
• la funzionalità dell’articolazione tempo mandibolare e della muscolatura masticatoria
• le parafunzioni (bruxismo o serramento)
• la possibilità di conservare il suo osso alveolare durante le estrazioni e di utilizzare tecniche di rigenerazione di osso e gengiva
• le condizioni di salute generale
PRECISAZIONI
1. Il paziente che ha già perso tutti i denti
è solitamente già portatore di una protesi totale (dentiera), cioè un manufatto costruito in resina con falsa gengiva che porta denti di resina. E’ evidente che per questo tipo di paziente passare da questo tipo di protesi mobile ad una similare, ma fissa, possa essere un vantaggio (se riescono a mantenere una igiene quotidiana adeguata, altrimenti sorgono altri problemi).
2. Il paziente con denti residui da estrarre
è invece un paziente da valutare in modo completamente diverso.
Per questo tipo di paziente in cui i denti, seppur compromessi, fuoriescono dalle gengive naturali, una riabilitazione All on 4 oppure All on 6 (con i denti che fuoriescono da una flangia di gengiva artificiale) potrebbe essere una soluzione esteticamente e igienicamente non ideale, soprattutto per quanto riguarda la riabilitazione dell’arcata superiore.
Inoltre hanno un patrimonio inestimabile: l’osso alveolare, cioè quello che circonda i denti, che può essere preservato durante le estrazioni, ed utilizzato per inserire impianti e sorreggere la gengiva naturale.
TERMINOLOGIA
• protesi totale o dentiera:
protesi che sostituisce tutti i denti, realizzata in resina con falsa gengiva e denti del commercio (cioè non sono fatti su misura per il paziente); è nata come protesi mobile (che il paziente mette e toglie).
Con l’avvento degli impianti è diventato possibile realizzare:
• protesi totali agganciate agli impianti (overdenture), che quindi rimangono ferme in bocca durante l’utilizzo ma che possono essere rimosse per la pulizia della bocca e della protesi
• protesi totali avvitate agli impianti (all on 4 e all on 6)
che sono fisse in bocca, non rimovibili per le procedure di igiene quotidiana domiciliare, quindi vengono lavate in bocca come se fossero denti naturali o protesi fisse, ma hanno una forma che rende la pulizia complessa
• protesi fissa su impianti: protesi che può sostituire tutti i denti, oppure solo quelli mancanti, realizzata in materiali molto resistenti e con caratteristiche estetiche elevate (zirconia, ceramica, ecc), con denti modellati individualmente e secondo le caratteristiche del paziente, che può avere una parte di falsa gengiva laddove necessario, ma non deve averla per forza; è fissa in bocca (cementata o avvitata) ed è modellata in maniera da avere gli spazi igienici corretti per la pulizia quotidiana domiciliare.
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